
Le Spiagge di Vieste
Tra le tante spiagge del Gargano, le spiagge di Vieste offrono lo scenario ideale in cui trascorrere delle meravigliose vacanze mare: acque cristalline e azzurre, fondali ricchi di segreti da esplorare e un’incredibile vista panoramica della Puglia.
Ce n’è per tutti i gusti, dalle lunghe spiagge sabbiose, perfette per le famiglie con bambini e per passeggiare sul bagnasciuga, alle piccole calette riparate, vere e proprie oasi per chi ama stare al mare in tranquillità.
Alcune di queste sono addirittura raggiungibili solo in barca, dei piccoli gioielli naturalistici incastonati tra le scogliere della costa.
Non farti però scoraggiare, perché il premio finale vale la fatica: potrai scoprire dei tesori faunistici incredibili, quali aragoste, cernie, ricciole, dentici e granchi, oltre ad ambienti marini incontaminati e magici come le grotte nascoste lungo il litorale di Vieste.
Recent post title

La Valle degli Eremi di Pulsano

La Valle degli eremi di Stignano

Riserva degli Sfilzi
Monte Pucci ricade nel territorio di Vico del Gargano (FG) e si colloca nel versante nord- occidentale di un piccolo promontorio tra San Menaio e Peschici, prospiciente la piana di Calenella, nei pressi della stazione ferroviaria “Peschici-Calenella”. L’area è vincolata come zona archeologica con decreto ministeriale del 18/01/1996. Predomina il tipo di loculo rettangolare, scavato nella parte tufacea, ma non mancano quelli scavati nel pavimento o quelli più solenni ad arcosolio e a baldacchino. Non mancano neppure tombe a sacco, a forma tronco piramidale con i loculi sulle pareti laterali, nelle quali si può accedere esclusivamente dall’alto e che stranamente ci portano alle tombe di Monte Saraceno, più lontane, e a quelle più vicine di Monte Tabor. Con gli ambienti propriamente destinati alle deposizioni sono presenti nella necropoli di Monte Pucci, cosa che sembra distinguere questa necropoli dalle altre necropoli paleocristiane garganiche, un sufficiente numero di ambienti sicuramente destinati alla liturgia cristiana, tesi confortata sia dalle forme architettoniche (assoluta mancanza di loculi) che dal tipo di materiali rinvenuti (colonnine di sostegno di are per il sacrificio). Gli scavi condotti tra il 1955 e il 1963 collocavano la necropoli tra il IV e il VII sec d. C.. Tra settembre e dicembre 2012 nell’ambito del progetto P.O.R Puglia per la Tutela e valorizzazione storico- archeologico- ambientale della necropoli, sono stati condotti altri scavi che hanno portato alla luce sepolture inviolate. A seguito di questi scavi sono state individuate sepolture databili tra il II e il I sec. a. C. che indicano un utilizzo del sito decisamente più antico. Attualmente gli ipogei non sono visitabili e si possono ammirare solo esternamente, ad eccezione dell’ipogeo 24.
L'intero percorso è lungo 15 Km e si sviluppa nel territorio tra Vico del Gargano ed Ischitella.
Questo percorso si sviluppa nel letto di un antico fiume oramai prosciugato che con la sua forza erosiva, nel corso dei millenni, ha creato un affascinante “Canyon”, con pareti in cui domina la selce, nei suoi colori e nelle sue forme e ulteriore particolarità sono le piccole sorgenti, tra le cui quella di maggior rilievo è l’acqua del confine, dove l’acqua scorre in piccoli percorsi.
Nel percorrere questo particolare itinerario, praticamente si entra nella storia geologica del Gargano, infatti nei pressi del Canyon sono stati ritrovate numerose sculture litiche risalenti al periodo del Paleolitico inferiore; come gli strumenti formati su schegge di pietra (Clactoniano e Acheulano).
L'intero percorso del fiume, il suo letto e le sue alte pareti sono ricche di selci ed è qui che probabilmente si rinvengono con maggiore frequenza.
Monte Civita, una località situata tra Carpino e Ischitella sede di un importante abitato datato al V secolo a.C. Una salita lungo un antico percorso permetterà ai camminatori di raggiungere la sommità dopo aver visitato una miniera di selce preistorica e la sorgente di San Francato, un tempo fondamentale per le popolazioni circostanti. Una necropoli millenaria, cinte murarie a secco e l’esplorazione di case-grotte abbandonate caratterizzeranno l’esplorazione della collina, in uno scenario caratterizzato da pascoli e una vista panoramica incredibile sul Lago di Varano e le Isole Tremiti.
Risalgono a qualche anno fa la “riscoperta” del sito archeologico di Monte Civita e gli scavi di nuove sepolture all’interno della vasta necropoli, tuttora visibile, permettendo il ritrovamento di numerosi manufatti ora custoditi a Ischitella in attesa di musealizzazione.
